Androgeni, l’uso terapeutico degli steroidi

Gli S.A. costituiscono una classe di sostanze derivate dal testosterone che, in base alla strutturazione chimica (alchilazione o esterificazione), possono essere assunti per via orale o parentale.

Nella buona pratica clinica tali sostanze hanno delle indicazioni terapeutiche definite. Esse sono utilizzate negli ipogonadismi maschili ed in alcune forme di ritardo puberale. Nella femmina esistono indicazioni in alcune forme di tumore mammario metastatico e, anche se con posologie particolari, nella terapia sintomatologica del climaterio femminile. Altre utilizzazioni cliniche sono rappresentate da forme di anemia ipo-aplasiche, nelle ustioni e in alcune forme di ipostaturismi.

Indipendentemente dall’indicazione clinica è nozione comune di ogni endocrinologo o andrologo l’assoluta esigenza di rispettare le indicazioni e di attenersi alla posologia indicata, di valutare attentamente prima della prescrizione la presenza di patologie concomitanti che ne controindichino l’uso (patologie neoplastiche, epatopatie, ecc..). Spesso nonostante ne esista l’indicazione si ha la tendenza ad utilizzare le minime dosi efficaci per il paziente al fine di ridurre al minimo l’incidenza di effetti collaterali e/o indesiderati.

L’assunzione terapeutica di ormoni androgeni è attualmente effettuabile solo su prescrizione medica con ricetta medica non ripetibile ed i pazienti in terapia con steroidi androgeni devono essere monitorizzati per quanto concerne gli aspetti clinici e bio-umorali (funzionalità epatica, aspetti endocrini, ecc.) possibilmente da endocrinologi qualificati.

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